Secondo il National Cancer Institute, per il 2016 e limitatamente ai soli Stati Uniti, la stima delle nuove diagnosi di tumore era pari a 1.685.210 casi, mentre i decessi previsti erano 595.690.
Le lesioni tumorali possono manifestarsi in più di 200 forme differenti e comportano la proliferazione incontrollata delle cellule malate nei tessuti e negli organi del corpo. Le cellule tumorali presenti nel flusso sanguigno e nel midollo osseo si moltiplicano e si sostituiscono a quelle normali. Esse possono poi migrare verso sedi secondarie, determinando l’insorgenza di metastasi. Le cure dentali per i pazienti oncologici sono fondamentali per tutelarne la qualità di vita malgrado le difficoltà del momento. Seguono alcune informazioni utili sulle possibili complicanze delle terapie antitumorali e sulle misure da adottare affinché anche tali pazienti possano godere di una buona salute dentale.
Complicanze orali nei pazienti oncologici
Le complicanze orali nei pazienti oncologici possono avere forme e gradi di severità differenti, variando in base ai soggetti stessi e ai trattamenti a cui sono sottoposti. La chemioterapia, ad esempio, può interferire sulla funzionalità del midollo osseo, limitandone la capacità di produrre globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Alcune terapie oncologiche possono avere effetti tossici anche sui tessuti orali. In particolare, come riporta la rivista Journal of Oral Diseases, possono insorgere mucositi orali, carie dentali e altre infezioni della cavità orale.
Proprio per queste ragioni, è necessario che i professionisti dentali collaborino con i pazienti e gli altri specialisti, al fine di adottare misure preventive idonee prima di iniziare i trattamenti. Una buona comunicazione, inoltre, potrebbe limitare i problemi derivanti da eventuali interazioni tra le varie terapie.
La Oral Cancer Foundation ricorda che i fattori di rischio all’origine di complicanze orali che potrebbero influire sulle condizioni di salute orale del paziente includono il tipo di lesione tumorale, il regime chemioterapico, la sede dell’irradiazione e le dosi somministrate, eventuali valori emocromocitometrici bassi e la durata di questa alterazione, l’età del soggetto e il suo stato di salute generale prima del trattamento.
Valutazione orale
Specifiche condizioni dentali, come ad esempio la presenza di malattie parodontali, potrebbero complicare la terapia oncologica e influire negativamente sulla qualità di vita del paziente. I trattamenti antitumorali, infatti, tendono spesso a indebolire il sistema immunitario e il corpo potrebbe avere maggiori difficoltà a combattere le infezioni. Secondo i National Institutes of Health (NIH), prima di iniziare una terapia oncologica occorre considerare un insieme di fattori, inclusa la presenza di condizioni quali:
- Malattie parodontali
- Altre infezioni intraorali preesistenti
- Denti rotti o restaurati
Una volta in possesso delle necessarie informazioni sulla diagnosi del paziente, è importante definire gli eventuali interventi dentali tenendo ben presente le future terapie oncologiche. Un mese prima dell’inizio dei trattamenti, occorrerà effettuare una valutazione orale completa. Prima che i pazienti si sottopongano alle suddette terapie, inoltre, il NIH precisa che occorre adottare alcuni accorgimenti importanti:
- Consultare il medico o l’oncologo del paziente prima della valutazione o del trattamento dentale.
- Individuare, trattare e stabilizzare eventuali infezioni orali.
- Portare a termine eventuali interventi chirurgici dentali almeno 14 giorni prima dell’inizio della radioterapia e almeno 7-10 giorni prima di una chemioterapia mielosoppressiva.
Consigli per una corretta igiene orale a domicilio
I professionisti dentali sono tenuti a fornire raccomandazioni a tutti i loro pazienti. In caso di soggetti oncologici, i consigli relativi alle pratiche di igiene dentale devono essere di facile comprensione, poiché i pazienti sono già bombardati da complessi termini medici relativi alla malattia. In particolare, occorre sottolineare l’importanza di evitare l’uso di paste dentifricie contenenti agenti abrasivi e prendere le necessarie precauzioni per prevenire la carie.
Ciascun paziente dovrebbe poi ricevere indicazioni personalizzate per una corretta igiene orale e per prendersi correttamente cura della propria bocca a domicilio, al fine di limitare le complicanze orali che potrebbero insorgere durante la terapia oncologica. I soggetti che si sottopongono a trattamenti radioterapici alla testa o al collo o a regimi chemioterapici ad alti dosaggi, generalmente associati a xerostomia, dovrebbero altresì disporre di un piano di prevenzione della carie personalizzato che includa integrazioni di fluoruro e di xilitolo.
Al fine di prevenire la carie, occorre poi evitare il consumo di caramelle e gomme da masticare contenenti zucchero. In alternativa, è possibile ricorrere a prodotti privi di zucchero e di acidi. La Mayo Clinic (Stati Uniti) ricorda che lo xilitolo è un ingrediente spesso presente nei principali rimedi da banco contro la xerostomia, ma può essere controindicato in soggetti con sindrome dell’intestino irritabile. Infine, occorre informare il paziente sulla necessità di sottoporsi a visite dentistiche regolari per prevenire e curare gli eventuali disturbi del cavo orale che potrebbero insorgere durante la malattia e in seguito alle terapie.
Suggerimenti utili
- Prestare attenzione alle complicanze orali che potrebbero derivare dalla chemioterapia e dalla radioterapia.
- Collaborare con il medico e l’oncologo del paziente per assicurarsi che i trattamenti dentali vengano eseguiti in sicurezza e non interferiscano con le terapie oncologiche.
- Definire un piano di cure a domicilio personalizzato, in grado di favorire condizioni di salute orale ottimali.
Perché è importante?
I professionisti dentali sono parte attiva nella cura dei pazienti oncologici e la loro consapevolezza a tal proposito è fondamentale per trattamenti dentali adeguati.
